Approfondimenti

Yeshua e Maria Maddalena. il primo incontro

'Le nozze avvennero dopo 8 mesi dal nostro primo incontro, che si verificò quando Yeshua aveva 26 anni e io ne avevo 19, il giorno del suo Battesimo e della sua consacrazione all’Ordine MW, avvenuti per mano del Battista. Nel ricordare quei momenti il mio cuore si mise a palpitare forte. La gola si strozzò e il mio sguardo si riempì di lacrime. Il mio sposo mi mancava infinitamente. Con gli occhi della mente rivissi quei ricordi, pezzi di un passato che era vicino e che allo stesso istante, visti tutti i fatti che si erano svolti nel frattempo, sembrava essere già remoto. Ricordai il momento in cui Maria Madre, come Somma Sacerdotessa di allora del Tempio di Gerusalemme, consacrò la nostra Santa Unione e ci benedisse come Sacra Coppia, unendoci in matrimonio. Matrimonio che venne celebrato anche secondo la Legge di Cesare, da Ponzio Pilato, il quale a quel tempo era fedele devoto del Sacro Ordine MW, di cui, dal momento delle nozze e una volta finiti i Riti della Camera Nuziale, io e Yeshua diventammo Grandiosi Maestri, Regina e Re del Nuovo Testamento, consegnato da Dio stesso nelle nostre mani sapienziali. Ricordai…ricordai ogni singolo frammento di quel giorno. Ricordai il mio abito color avorio, ricamato nel corpetto e nella gonna, con perle e filo d’oro ed il velo, che messo sul mio capo, era cinto da una corona fatta d’edera, rose bianche e fiori d’arancio etiope, portati per l’occasione da lontano, la mattina delle nostre nozze. Ricordai lo scambio degli anelli e il giuramento di eterno amore che pronunciammo, parola per parola...e ricordai quando Yeshua mi sollevò il velo e mi scoprì il volto, per darmi il primo bacio come marito e moglie. Un bacio così intenso e delicato, dal sapor di miele e rose che avrei voluto durasse per sempre. Ricordai la festa e tutti i commensali, uno per uno, ricordai il loro volto sorpreso nell’assistere a quel miracolo. Così come ricordai l’assenza di mio padre e di mia Madre, che mi avevano ripudiata dopo che ero fuggita con Yeshua... Una volta finita la cena, alla quale, persa nei ricordi delle mie nozze, avevo assistito con poca partecipazione e silenzio, io e le mie amate sorelle ci ritirammo nelle nostre stanze. Svegliai Irene, che dormiva nel suo letto con il piccolo Giacomo e presi con me il mio bambino che volli tenere stretto al petto per l’intera notte. Giacomo era la piccola copia del mio Amato e nel guardare lui, mi pareva di avere Yeshua più vicino. Così mi sembrava di placare la terribile mancanza che sentivo forte in seno. Quella notte io e il mio sposo ci incontrammo nel mondo oltre il mondo, dove c’è la Luce Vera e Pura. Lì in quei luoghi eterni, senza spazio e senza tempo, ci abbracciammo e ci abbandonammo l’uno a l’altra, fondendo la Nostra Anima in una soltanto. Fu una notte ricca di ristoro per le nostre membra, provate dalla fatica che ambedue, ognuno a suo modo, stavamo vivendo da quando il piano aveva avuto inizio.' Testo protetto da Cophiright, tratto da 'sangreal. Le orme di Maddalena sulla via di Michael